Rinnovamento Nello Spirito

Comprende laici, membri consacrati, religiosi e sacerdoti.
Il RnS è formato da gruppi di persone, coordinati a livello locale, diocesano, regionale e nazionale.
:Il RnS aderisce, inoltre, al Forum delle Associazioni Familiari ed è attivamente impegnato in un cammino di comunione ecclesiale e di formazione permanente per i suoi aderenti.
È attivamente impegnato in progetti di evangelizzazione, eventi culturali e sociali volti alla promozione della “cultura di Pentecoste”.
Il Rinnovamento Carismatico nella Chiesa Cattolica nasce a Pittsburgh, (Usa) nel 1967, e da lì si diffonde nel mondo, approdando, dunque, anche in Italia.
Dall’esperienza carismatica del Rinnovamento Carismatico Cattolico (RCC) si sviluppa – insieme ad altre esperienze carismatiche – il Rinnovamento nello Spirito propriamente detto.
Il primo statuto è stato approvato dalla Conferenza Episcopale Italiana nel 1995.
Il RnS – quale espressione della corrente di grazia del Rinnovamento Carismatico – ebbe tra i suoi sostenitori il cardinale Leo J. Suenens. Il nuovo statuto è stato approvato nel 2007.
Attuale presidente nazionale è Salvatore Martinez.
Il nome “Rinnovamento nello Spirito” è ripreso da un passo della lettera di San Paolo a Tito.
La spiritualità del movimento attinge i suoi contenuti dalla teologia pneumatica cristiana, che descrive lo Spirito Santo e la sua azione nella storia proponendo un rinnovamento della vita cristiana, partendo dalle sue origini, in particolare dall’episodio evangelico della Pentecoste secondo il quale lo Spirito Santo discese sui discepoli e sui seguaci di Gesù, conferendo loro particolari carismi che li avrebbero resi capaci di compiere azioni straordinarie, in virtù della loro funzionalità alla evangelizzazione.
I membri del RnS rivivono questo episodio al momento della “effusione” o battesimo nello Spirito, particolare rito in cui attraverso l’imposizione delle mani da parte degli altri membri, si prega per una nuova effusione e maggiore consapevolezza dei doni e dei carismi cristiani.
Secondo i membri del movimento, “l’effusione” attualizza e rinnova i sacramenti dell’iniziazione cristiana, battesimo e cresima; il rito ha carattere laico e non è un sacramento.
Importanti sono inoltre i riferimenti alla enciclica Divinum illud munus di papa Leone XIII, dedicata allo Spirito Santo.
Il cardinale Suenens definiva il Rinnovamento Carismatico “un movimento dello Spirito che aiuti la Chiesa a divenire tutta carismatica secondo le attese e le proposizioni del Concilio Vaticano II”. Molto della dimensione ecclesiale e laicale del movimento ha origine, infatti, nel documento conciliare della Lumen Gentium, e dalla sua descrizione dell’azione dello Spirito Santo nella Chiesa e nei fedeli.
Il Rinnovamento è fortemente ecumenico, come spiega padre Raniero Cantalamessa, Predicatore della Casa Pontificia e membro del Rinnovamento: « Il metro di appartenenza alla Chiesa è dato fondamentalmente dalla carità, cioè dallo Spirito Santo che uno ha, o non ha, e non dai legami puramente giuridici e istituzionali.
Tra un’appartenenza puramente visibile alla Chiesa e un’appartenenza spirituale, c’è la stessa differenza che c’è nei sacramenti (per esempio nell’eucaristia) tra chi riceve solo il segno visibile
(il pane e il vino consacrati) e chi riceve invece anche la grazia invisibile in esso contenuta
(la “res sacramenti”).
Qui sta il motivo della nostra comunione ecumenica con tutti i veri credenti in Cristo,
anche al di fuori della nostra Chiesa. »